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giovedì 22 dicembre 2011

Rednoze? Solo una bufala, di pessimo gusto organizzata “contro l’abuso di alcol e per la sicurezza stradale”. Su un argomento per il quale c’è poco da scherzare



Avevamo avuto il sospetto che sotto la sigla Rednoze,  che lanciava questo fantomatico nebulizzante anti etilometro, ci potesse essere qualcosa di strano, per questo avevamo scritto nelle ultime righe del nostro comunicato: Magari si tratta di uno scherzo. Forse fuori luogo, ma sarebbe meglio.
Sì siamo convinti che sia meglio, ma non che sia stata una buona idea visto che la nota degli organizzatori della burla dice:
Rednoze è una campagna di guerriglia marketing contro l’abuso di alcol e per la sicurezza stradale promossa dal Mo.D.A.V.I. - Movimento delle Associazioni di Volontariato Italiano - Onlus con la complicità de l’Unione Vittime della Strada e del sito Sicurauto.it.
Questa una campagna contro l’alcol? L’idea ci sembra semplicemente inopportuna, fuori luogo e controproducente.
Inopportuna perché in un paese che conta ancora 4.090 vittime l’anno, di cui 1.416 sotto i 34 anni, non ci sembra proprio il caso  di dover scherzare, inopportuna anche per il fatto  che è stata lanciata proprio in concomitanza con la campagna “Brindo con prudenza” annuale appuntamento di controlli mirati contro l’abuso di alcol, seriamente  organizzato dalla Polizia Stradale con la Fondazione Ania.
Fuori luogo perché non siamo né a carnevale e non è il  primo di aprile.
Controproducente perché può istigare all’abuso sapendo che in giro si può trovare comunque, da qualche parte, l’antidoto all’etilometro.
Non conosciamo la qualificazione dei “complici”della Mo.D.A,V.I   a cominciare dalla sconusciutissima  Unione Vittime della Strada. A questo proposito saremmo curiosi di sapere cosa pensa invece l’Associazione Familiari e Vittime della Strada, questa sì impegnata seriamente da anni  in prima linea come l’ASAPS per la sicurezza stradale.
Noi conosciamo esattamente i dati positivi conseguiti dopo la campagna “Brindo con prudenza” con il conteggio del numero delle vittime nettamente inferiore agli anni precedenti nelle aree dove è stata attivata nelle notti a rischio a cavallo delle festività.
Se per incidere sull’abuso degli alcolici è sufficiente una iniziativa come Rednoze e la compilazione di un questionario da parte dei possibili clienti, allora noi in 20 anni di impegno per la sicurezza stradale non abbiamo capito proprio niente. Il problema è molto più semplice di quello che pensavamo!
Crediamo però che lo scherzetto, per le dinamiche che ha prodotto, con l’attivazione dell’AGCM e dei ministeri dell’Interno e della Salute da parte del Dipartimento Politiche Antidroga che aveva raccolto il nostro allarme,  possa anche non concludersi con il solo disvelare  della burla. Ma era veramente una burla fin dall’inizio o lo è diventata dopo le reazioni delle associazioni e degli organi istituzionali…??
Ora gli organizzatori del Naso Rosso  dovranno avere anche  la benevolenza di dirci quali risultati hanno ottenuto (oltre alla loro autopromozione) distinti per orari e aree territoriali.
Intanto che fanno i conti noi torniamo ad impegnarci a fianco di chi lavora seriamente per la sicurezza stradale.

Giordano Biserni
Presidente Asaps


 


Spray anti alcol test?
Una bufala finita male

Si trattava solo di guerriglia marketing ma con la sicurezza stradale non si scherza, in un Paese dove muore una persona ogni due ore. Adesso la questione finisce in tribunale visto che Il Dipartimento Politiche Antidroga ha segnalato il caso ai Ministeri della Salute e dell'Interno attraverso il Sistema Nazionale di Allerta Precoce del DPA

di Vincenzo Borgomeo



Sono giorni che in rete impazza polemica sulla commercializzazione di un fantomatico spay che farebbe impazzire gli alcoltest. L'idea è della Rednoze ma ora si scopre che si tratterebbe di una campagna contro l'abuso di alcol e per la sicurezza stradale.

Adesso infatti non si parla più di commercializzazione dello spray ma di un'idea di guerriglia marketing, però la macchina a tutela della sicurezza stradale è partita e a quanto abbiamo capito il fatto che si tratti di uno scherzo alla Rednoze dovranno andarlo a spiegare ai giudici. Il Rednoze è infatti ora nel mirino del Dipartimento Politiche Antidroga che ha segnalato il grave caso ai Ministeri della Salute e dell'Interno per un possibile aumento del rischio per la salute pubblica correlato alla commercializzazione del prodotto e all'aumentata possibilità per i conducenti di restare coinvolti in incidenti stradali attraverso il Sistema Nazionale di Allerta Precoce del DPA.

Sul tema della sicurezza stradale insomma non si scherza, soprattutto in un Paese dove muore una persona ogni due ore. Così contro questa iniziativa sono subito scese in campo le principali associazioni che si occupano di sicurezza stradale, l'Asaps e l'Associazione Vittime della Strada, che ora non ci stanno a bollare il tutto come uno scherzo.

E se il Dipartimento Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri e diretto da Giovanni Serpelloni, come dicevamo ha ritenuto opportuno informare il Ministero della
Salute e il Ministero dell'Interno su un possibile rischio per la salute pubblica correlato a questa vicenda, l'Asaps è andata ben oltre, facendo fuoco e fiamme. Avevamo avuto il sospetto che sotto la sigla Rednoze,  che lanciava questo fantomatico nebulizzante anti etilometro, ci potesse essere qualcosa di strano, per questo avevamo scritto nelle ultime righe del nostro comunicato: Magari si tratta di uno scherzo. Forse fuori luogo, ma sarebbe meglio - ci ha spiegato il presidente Giordano Biserni - ora siamo convinti che sia meglio che si tratti di una bufala, ma non che sia stata una buona idea visto che la nota degli organizzatori della burla dice:
Rednoze è una campagna di guerriglia marketing contro l'abuso di alcol e per la sicurezza stradale promossa dal Mo. D. A. V. I. - Movimento delle Associazioni di Volontariato Italiano - Onlus con la complicità de l'Unione Vittime della Strada e del sito Sicurauto. it.
Questa una campagna contro l'alcol? L'idea ci sembra semplicemente inopportuna, fuori luogo e controproducente - spiega l'Asaps - inopportuna perché in un paese che conta ancora 4.090 vittime l'anno, di cui 1.416 sotto i 34 anni, non ci sembra proprio il caso  di dover scherzare, inopportuna anche per il fatto  che è stata lanciata proprio in concomitanza con la campagna Brindo con prudenza annuale appuntamento di controlli mirati contro l'abuso di alcol, seriamente  organizzato dalla Polizia Stradale con la Fondazione Ania.
Fuori luogo perché non siamo né a carnevale e non è il  primo di aprile.
Controproducente perché può istigare all'abuso sapendo che in giro si può trovare comunque, da qualche parte, l'antidoto all'etilometro.
Non conosciamo la qualificazione dei complicidella Mo. D. A, V. I   a cominciare dalla sconusciutissima  Unione Vittime della Strada. Noi conosciamo esattamente - ha concluso Biserni - i dati positivi conseguiti dopo la campagna Brindo con prudenza con il conteggio del numero delle vittime nettamente inferiore agli anni precedenti nelle aree dove è stata attivata nelle notti a rischio a cavallo delle festività.
Se per incidere sull'abuso degli alcolici è sufficiente una iniziativa come Rednoze e la compilazione di un questionario da parte dei possibili clienti, allora noi in 20 anni di impegno per la sicurezza stradale non abbiamo capito proprio niente.

Ma torniamo alla campagna-burla. Qual è stata la strategia della Rednoze? Ci sono state migliaia di persone - spiegano gli ideatori della campagna - che hanno già ordinato il prodotto e compilato un questionario sul consumo di alcolici e che aspettano solo che il Rednoze sia disponibile all'acquisto. A tutti loro e a chi da oggi prova a ordinare il medicinale viene svelata la vera natura dell'operazione. Ossia che si tratta di una campagna di guerriglia marketing contro l'abuso di alcol e per la sicurezza stradale. E che non esistono scorciatoie, nessun farmaco miracoloso in grado di proteggere la privacy di chi è in stato di ebbrezza, l'unico modo per eludere i test alcolemici è rimanere sobri.

L'idea, e la sua realizzazione, è della Kook Artgency che fra l'altro attraverso gli oltre 1200 questionari preliminari all'ordine del prodotto, ha raccolto alcuni dati. Il 91% degli interessati a Rednoze - spiegano alla Kook - è di sesso maschile e il 67% dichiara di non essere stato sottoposto negli ultimi tre mesi a nessun alcol test. Il 33% consuma più spesso alcoli tra le mura domestiche mentre il restante predilige locali o discoteche. Il dato curioso è che oltre il 50% sostiene di voler acquistare il Rednoze per fare un regalo.

E' vero che abbiamo creato allarmismo - spiega Andrea Natella, drettore creativo Kook Artgency - ma attraverso questa operazione abbiamo parlato direttamente proprio a quei ragazzi più rischio, quelli che cercano scorciatoie di questo tipo.

Natella ha ragione, questo è un popolo difficile da intercettare, ma basteranno queste statistiche a convincere il Dipartimento Politiche Antidroga e gli ispettori del Ministeri della Salute e dell'Interno che si è trattato di uno scherzo a fin di bene? Vedremo, ma dalle prime reazioni alla notizia del fatto che si è trattato di guerriglia marketing a occhio sembra proprio di no. Si, sa per alcuni reati, dire stavo scherzando dopo aver commesso il fatto non basta di certo.
 
da Repubblica/motori




mercoledì 14 dicembre 2011

Liberato il 15enne sequestrato; arrestato il rapitore, e' un poliziotto. Certe notizie fanno molto male!



(ASAPS) Certe notizie non vorremmo mai leggerle, ma ci sono. Certe notizie pongono molti interrogativi su come funziona quello che una volta si diceva  "governo del personale". Certe notizie dimostrano come il gioco alle slot machine e similia diventi spesso una tragedia ed è alimentato dallo Stato!  Certe notizie umiliano tutti gli altri poliziotti che fanno il loro dovere e faticano come pazzi per fare quadrare i bilanci e arrivare a fine mese senza fare mancare niente (di indispensabile) alla loro famiglia, ai loro bambini.
Certe notizie ci fanno vermanete male alla gente pulita! (ASAPS)



Roma, liberato 15enne sequestrato: arrestato il rapitore, è un poliziotto
Blitz dei carabinieri: il ragazzo legato mani e piedi era in un casolare. Alla base del sequestro forse dei debiti di gioco ed è padre di un compagno di scuola della vittima

I carabinieri hanno liberato nelle campagne di Palombara Sabina (Roma) un 15enne sequestrato a scopo di estorsione mentre stava andando a scuola. I carabinieri sono stati avvertiti dai genitori non appena il rapitore ha contattato la coppia per richiedere un riscatto di 75mila euro per ottenere la liberazione del giovane. Individuato e fermato un 44enne: è un agente di polizia ed è padre di un compagno di scuola della vittima.
C'è voluto un blitz per la liberazione del ragazzo, condotto dai carabinieri del Nucleo investigativo di Roma e da quelli del Gruppo di Ostia e della Stazione di Palombara Sabina. Dopo il rapimento i genitori avevano ricevuto una serie di telefonate anonime con cui veniva richiesto il pagamento di un riscatto per ottenere la liberazione del figlio ma loro si sono rivolti ai carabinieri di via In Selci che hanno avviato immediatamente le indagini per localizzarlo e liberarlo.

Nel primo pomeriggio è stato organizzato un incontro con i sequestratori per la consegna della somma pattuita ma all'appuntamento si sono presentati i militari che hanno liberato il ragazzo - legato mani e piedi e tenuto segregato in un casolare di campagna - e arrestato il rapitore, armato di pistola e con il volto coperto da un passamontagna. Le indagini sono state coordinate dalla Dda della procura di Roma.

Il rapitore è un poliziotto pieno di debiti
Successivamente si è saputo che il sequestratore è un agente di polizia, di 45 anni. L'uomo, a quanto si apprende, era assegnato a mansioni non operative all'interno di un ufficio dove si occupava di smistamento posta. Gli investigatori escludono al momento che ci siano complici e si ritiene che l'uomo abbia commesso il sequestro da solo, probabilmente per pagare alcuni debiti di gioco.

da tgcom24.mediaset.it

mercoledì 7 dicembre 2011

Le assurde pubblicità dei superalcolici con gente vincente e che cucca


Ce n’è una su un amaro, che ci presenta "eroi" inesistenti che recuperano anfore, soccorrono e salvano con aerei e natanti, ma hanno poi confidenza con l'alcol

Certo, noi veniamo da una generazione cresciuta con pubblicità celebrative degli alcolici quindi non dovremmo stupirci. Eravamo abituati all'amarissimo che fa benissimo  o Petrus quello che della mano guantata d'acciaio che sbatteva sul tavolo e che era per l'uomo forte. Io non lo sono mai diventato perché non mi piaceva. E cosa dire di Giorge. Sì Giorge Cloney che per anni ha bussato alle porte dove si tenevano feste con figliole stupende e lui si presentava con la sua bella bottiglia di Martini (questo lo ammetto qualche volta...) e gli dicevano No Martini non party !. Che inganno!! A Giorge quelle gnocche gli avrebbero aperto anche con una bottiglia di acqua minerale naturale. Se mi presento io con un TIR di bottiglie di Martini bianco, rosso, dry, nessuno mi apre e mi cacciano a pedate.
E oggi? Le pubblicità continuano ad esser suadenti con atmosfere calde, nelle quali il superalcolico si coniuga con emozionanti lati B di belle signore e con slogan del tipo E la notte prende vita... (come no! a volte la prende proprio…) oppure con voci che richiamano Intense emozioni.
Gli spot si sono fatti però più sottili, ma sempre celebrativi della positività dei soggetti che bevono alcolici. Insomma se non cuccano, quanto meno agiscono nel sociale con gesti e azioni molto, molto positivi.
Ricordate   quel piccolo aereo sul tramonto rosso con quei tre tipi vestiti da stilisti senza risparmio, che scendono a terra e recuperano un'anfora antica? Cosa fanno subito dopo? Ricordano l'impresa mimando il difficile volo con le mani e bevono insieme un noto amaro. Per chi da anni si batte contro la confidenza agli alcolici, quell'aereo andrebbe abbattuto mentre vola sul Mediterraneo da una  portaerei classe Nimitz per quanto è pericoloso per la comunicazione sui rischi degli alcolici. Ora lo hanno fermato, avete visto. Gli stesso ganzissimi tipi sono passati infatti dall'Aeronautica alla Marina e adesso intervengono in mare per rimorchiare col loro attrezzato natante una barca alla deriva. Ma non pensate che sopra ci sia una moltitudine di poveri africani con donne e bambini assetati e sconvolti. No, su quella braca c'è una band di musicisti che, disperati, non sanno come fare per arrivare a terra dove dovranno tenere un concerto. Per fortuna (loro) arrivano i nostri che li rimorchiano e il concerto in un amena località di mare è salvo.  Anche lì dopo si beve il solito amaro. Insomma i protagonisti sono disinvoltamente passati dal nucleo recupero opere d'arte al nucleo di protezione civile e Guardia Costiera. Ottimo.
Insomma il messaggio è chiaro: quelli  che fanno cose belle e positive, quelli che recuperano anfore e rimorchiano barche (e donne) poi bevono superalcolici.
Mai che si veda uno schianto con una macchina per colpa di qualcuno che ha esagerato, o di un marito che picchia una moglie e i suoi bambini perché sbronzo.
Sì c'è ancora molto da fare ragazzi anche per abbassare la cifra dei morti sulle  strade, dove ancora tanti danno confidenza all'alcol e poi guidano. E la notte prende (la) vita... purtroppo.


Giordano Biserni
Presidente Asaps

venerdì 2 dicembre 2011

Omicidio stradale, superato con un mese di anticipo l'obiettivo delle 50 mila firme Successo della raccolta lanciata a giugno scorso L'8 dicembre festa per Lorenzo all'Obihall



Oltre 50 mila persone in Italia (e anche dall'estero) hanno firmato la proposta di legge di iniziativa popolare sull'omicidio stradale, che mira a inasprire le pene per chi guida sotto l'effetto di alcol e droga. Lo ha reso noto il sindaco Matteo Renzi, primo firmatario della proposta di legge, insieme ai promotori dell'iniziativa: Stefano e Stefania Guarnieri, genitori di Lorenzo, giovane vittima della strada; Giordano Biserni presidente dell'ASAPS; e Valentina Borgogni per l'Associazione Gabriele Borgogni.

La proposta di legge vuole introdurre la fattispecie di omicidio stradale per chi uccide guidando sotto l'effetto di alcol e droghe. Le pene attualmente previste passerebbero da 3-10 anni a un minimo di 8 a un massimo di 18 anni. Al momento non è prevista alcuna misura cautelare e la proposta prevede l'arresto in flagranza di reato e l'ergastolo della patente, ovvero a chi guida sotto l'effetto dell'alcol e della droga sarà tolta definitivamente la patente dopo il primo omicidio. Al momento, invece, è prevista solo la revoca temporanea del permesso di guida.

Le firme raccolte
Le firme raccolte sono circa 53 mila. Il tetto delle firme necessarie ad avviare l'iter parlamentare della proposta di legge èstato sforato con un mese di anticipo rispetto ai tempi inizialmente fissati dal lancio della campagna il primo giugno scorso. Il passo successivo sarà  far diventare questa proposta di iniziativa popolare una legge dello Stato.
Le firme provengono da tutta Italia, nessuna Provincia esclusa, segno di un desiderio e di un bisogno diffusi su tutto il territorio nazionale. Ci sono anche 280 firme da italiani residenti all'estero (USA, Canada, Europa, Cina..). Chiaramente Firenze e provincia fanno la parte del leone, con 11 mila firme (20% del totale). Seguono Roma 3322 (6%), Milano 2781 (5%), Torino 2677 (5%), Palermo 1936 (4%), e le province di Latina 1852 (3%), Alessandria 1474 (2%), Livorno 1267 (2%) e Brindisi 1117 (2%). Anche le fasce di età sono equilibrate, a dimostrazione che la violenza stradale è un problema che tocca tutti:

18-30 anni 17%
31-40 anni 17%
41-50 anni 26%
51-60 anni 21%
61-70 anni 13%
71-80 anni 5%
Oltre 80 anni 1%

Il progetto David
L'omicidio stradale è uno dei 35 punti del progetto David sulla sicurezza stradale che si propone di salvare 58 vite umane e ridurre di 1000 i feriti gravi a Firenze sino al 2020. David non è solo uno dei simboli di Firenze ma anche il nome scelto dalla famiglia Guarnieri per il progetto complessivo sulla sicurezza stradale, acronimo di Dati e analisi (ottimizzazione della raccolta dati sugli incidenti stradali); Aderenza alle regole (a partire da più¹ controlli); Vita ed educazione (diffusione di maggiore conoscenza delle regole e consapevolezza dei pericoli); Ingegneria (ovvero la messa in sicurezza delle infrastrutture e l'incentivazione di nuove tecnologie); Dopo la violenza (supporto alle famiglie e formazione degli operatori).

La campagna di comunicazione
Grazie alla collaborazione dell'agenzia Catoni Associati, Firenze ha cominciato da qualche mese una campagna di comunicazione sulla sicurezza stradale. A settembre ci sono state proiezioni luminose alla Loggia dei Lanzi, sulla Torre di san Niccola² e lungo l'argine dell'Arno. A inizio novembre e fino alla fine dell'anno resteranno invece visibili in città alcuni manifesti di cinque diverse tipologie che invitano a un comportamento responsabile al momento della guida puntando il dito contro alcol, droga, velocità e distrazioni, come per esempio parlare al cellulare o scrivere un sms mentre si è al volante.

La festa per Lorenzo
Il giorno 8 dicembre alle 20.30 al Teatro ObiHall a Firenze ci sarà la festa VALORE alla vita, primo anno dell'Associazione Lorenzo Guarnieri, un momento di riflessione sul tema della vita e della sicurezza stradale pensato soprattutto per i giovani. Nell'occasione sarà consegnato ufficialmente al sindaco Renzi un libro contenente le oltre 50 mila firme raccolte. Ingresso libero. Informazioni sul sito www.lorenzoguarnieri.com

Omicidio Stradale Siamo arrivati a 50.000 firme

Che risultato. nessuno ci poteva sperare.
Grandi.

Giorgio