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martedì 28 febbraio 2012

Terracina: romeno ubriaco strazia una famiglia. Si ascolti la voce di chi vuole l'omicidio stradale




(ASAPS) TERRACINA (LATINA), 28 febbraio 2012 - Non sappiamo bene da dove cominciare questa storia. Solo ora abbiamo appreso che il cittadino romeno, operaio di anni 29, che alla guida del suo BMW 330 TD (sic!) ieri sera alle 19,20 a Terracina ha centrato in pieno una piccola Smart con a bordo una fresca famiglia,  era ubriaco fradicio con un valore alcolemico di 2,4 g/l.

Omicidio Stradale: soddisfazione dell'ASAPS per le dichiarazioni del ministro Passera




(ASAPS) - FORLI', 28 febbraio 2012 - L'ASAPS esprime tutta la sua soddisfazione per le dichiarazioni del ministro dei Trasporti Corrado Passera a favore dell’ approfondimento sulla proposta di introdurre il reato di Omicidio stradale, materia sulla quale l'ASAPS ha contribuito con le associazioni fiorentine Lorenzo Guarnieri e Gabriele Borgogni, alla raccolta di 57.000 firme, consegnate nei giorni scorsi al presidente della Commissione Trasporti della Camera Mario Valducci.

mercoledì 22 febbraio 2012

Guidi sbronzo? Nessun problema. Non sarà più reato se non violi il CdS e non causi incidenti

Addio reati "minori". Presto ampia depenalizzazione: non sanno come svuotare le carceri per cui hanno pensato sia meglio far riempire i cimiteri!


(ASAPS) Dice la stampa: Piccoli reati addio. Piccoli reati anche se possono causare decine di morti sulle strade? 

martedì 21 febbraio 2012

Fughe all’alt. L’ombra lunga delle “scoperture assicurative” su un fenomeno ormai ordinario sulle strade. E’allarme stradale e sociale

Il cinico, l'infame, il violento - 1977
(ASAPS) FORLI', 21 febbraio 2012 - Ormai la fuga all’alt delle forze di polizia sta diventando un fenomeno praticamente ordinario sulle strade. Se un tempo la non ottemperanza all’invito a fermarsi prevista dall’art. 192 CdS, era prerogativa del pregiudicato di turno, dell’ubriaco o dello straniero privo di permesso di soggiorno, oggi la fuga è diventata prassi più che frequente con tutti i rischi che ne derivano.

martedì 14 febbraio 2012

Omicidio Sandri: Rispetto per la sentenza, rispetto per chi porta la stessa divisa


Gabriele Sandri
(ASAPS) La Cassazione ha  scritto la parola fine all'iter processuale contro Luigi Spaccarotella, agente della Polizia Stradale di Arezzo, responsabile secondo la sentenza, di omicidio volontario nei confronti di Gabriele Sandri, tifoso della Lazio ucciso nel novembre del 2007 nell'area di servizio di Badia al Pino sulla A1.

venerdì 10 febbraio 2012

Si addormentò sul veicolo cadendo poi in coma etilico: restituita anche la patente. Ubriaco in auto, tassista graziato

Il ruolo dell'avvocato: il suo legale ha dimostrato che il referto ospedaliero non poteva essere usato dagli inquirenti senza consenso
Ecco ora ci sentiamo decisamente più sicuri e certi che la giustizia ci garantisce da eventuali abusi e vessazioni della polizia




 (ASAPS) Ecco ora ci sentiamo decisamente più sicuri e certi che la giustizia ci garantisce da eventuali abusi e vessazioni della forze di polizia. Sì ora siamo garantiti che la sicurezza di tutti è riaffermata. Un tassista sorpreso con 4,7 g/l di alcolemia (un assoluto record) pari a quasi 10 volte il limite consentito, grazie al suo avvocato riporta la patente a casa. Ora si dovranno preoccupare gli altri di riportare la pelel a casa.
Pensate che quella notte del 2008 il tassista  aveva bevuto per sfuggire al freddo.
Nell'inverno del 2012 tutto  il popolo degli automobilisti italiani dovrebbe essere ubriaco fradicio tutti i giorni  per sfuggire al Burian e ai -15 gradi.
A volte se non ci fosse da piangere ci sarebbe da piegarsi in due dalle risate. (ASAPS)


Questa la notizia riportata da Corriere.it

Trovato in coma etilico alla guida del taxi, e tuttavia assolto nel processo e «graziato» dalla restituzione lampo della patente: è il record legale di un tassista che nessuno il 5 gennaio 2008 avrebbe pensato potesse salvarsi dalle conseguenze del suo stato di ebbrezza (4,70 gr./l.) quasi 10 volte il consentito. In teoria il tassista aveva la certezza di andare incontro a una ammenda tra 1.500 e 6.000 euro, alla condanna da 6 mesi ad 1 anno, alla sospensione della patente da 1 a 2 anni, e alla confisca del veicolo al momento della sentenza di condanna. Ma il suo avvocato Salvatore Bottari prima gli fa riottenere la patente in 8 giorni, brandendo il fatto che il referto ospedaliero non potesse essere usato dagli inquirenti in quanto mancante del consenso del paziente. E poi convince il Tribunale della tesi secondo la quale il tassista, quella notte alla guida ma non in servizio, si sarebbe fermato per una ruota bucata, e per sfuggire al freddo si sarebbe riparato nell' unico locale aperto a quell' ora, un bar dove forse aveva esagerato con le libagioni. All' uscita, sempre per scaldarsi avrebbe acceso il motore ma si sarebbe addormentato, cadendo nel coma etilico in cui lo avevano trovato. E dormendo il sonno, se non del giusto, certo del patentato molto fortunato.

Tornano in libertà i giovani coinvolti nella aggressione ai Carabinieri dell’aprile 2010. In attesa di giudizio l’unico in carcere



(ASAPS)

25 aprile 2010
Due Carabinieri di Pitigliano vengono aggrediti a Sorano da quattro giovani fermati la notte di Pasqua per un controllo stradale.
Sottoposti ad alcoltest, risultato positivo, i quattro scatenano l’inferno contro i militari. Dopo aver sfilato un palo di legno da una staccionata, hanno infierito colpendo i carabinieri alla testa riducendoli in gravi condizioni.
A pochi chilometri dalla zona dell’aggressione era in corso un rave party a base di alcolici e droga: i militari sono stati trasportati in ospedale, i quattro giovani fermati.
Uno dei carabinieri è tenuto in coma farmacologico sperando in un miglioramento delle funzioni cerebrali, il secondo ha varie fratture al volto che pregiudicano l’integrità funzionale di un occhio.
Si sono levate voci forti in seguito all’episodio, come quelle dei genitori stupiti della violenza di figli conosciuti come ragazzi tranquilli, degli autori del gesto che non riescono a capire il perché abbiano perso la testa, unitamente all’indignazione delle autorità fiorentine che chiedono giustizia e provvedimenti severi.

Febbraio 2011

-    I quattro giovani.
I tre all’epoca minorenni, dopo la misura restrittiva di “permanenza a casa” tornano alla propria attività. Uno fa il barista, l’altro il carrozziere, la giovane ha ripreso gli studi.
L’unico maggiorenne, Matteo Gorelli, rimane in carcere in attesa di giudizio, si attende per tutti che venga fissata l’udienza preliminare al termine delle indagini.
-    I due Carabinieri.
E’ sempre in coma Antonio Santarelli, 43 anni, sposato e padre di un figlio, Domenico Marino, 35 anni, ha invece perso l'uso di un occhio.
Come sempre l’indignazione del momento ispira le menti a reazioni severe, alla ricerca di motivazioni e alla richiesta di giuste pene per chi si macchia di questi atti di selvaggia violenza.
Come sempre alcuni parlano per giustificare, altri per condannare e altri per indagare e scoprire, ma sempre, e ripetiamo sempre, “dopo” cala il silenzio dell’opinione pubblica, proprio come il silenzio di Antonio, il Carabiniere in coma, che da un anno non proferisce parola a moglie e figlio.
A noi sembra una delle tante situazioni assurde a cui, purtroppo, dobbiamo continuamente assistere.
Non è così che si insegna ai giovani, perché se è vero che in natura ogni vuoto viene colmato, in questo caso il vuoto dei cuori e delle menti dei quattro giovani, così come il vuoto nella famiglia dei due carabinieri, non trova la contropartita adatta per arrivare al pareggio.
Intanto nel 2011 sono state 2230 (+7%) le aggressioni fisiche alle forze di polizia su strada, una ogni 4 ore. Il 52,6% ha riguardato proprio i carabinieri, compresi Antonio e Domenico. (ASAPS)

lunedì 6 febbraio 2012

Chi l'ha detto che la neve in città sia un problema? Il problema semmai sono i "pataca"... Mandatacelo a noi quel magnifico SUV marchiato Red Bull per soccorrere la gente isolata sulle nostre montagne

 
(ASAPS) Pensavamo che i pataca (così si sono definiti) fossero solo nella Forlì  semisepolta dalla neve, vedi qui:

http://www.asaps.it/35898-Forl%C3%ACC%E2%80%99%C3%A8_chi_l%E2%80%99emergenza_neve_l%E2%80%99ha_vissuta_con_leggerezza:_fermati_tre_giovani_che_facevano_snowboard_sulle_strade_innevate.html
ma constatiamo che ce ne sono altri in giro.
Certo che quando si vede una macchina con la sigla della Red Bull che traina uno sciatore su strada in piena Milano, e che il grande marchio addirittura posta il filmato  sul proprio sito col titolo:
Chi l'ha detto che la neve in città sia un problema?
http://www.redbull.it/cs/Satellite/it_IT/Video/Chi-lha-detto-che-la-neve-in-citt%C3%A0-sia-un-021243158155932
ci viene da dire che oltre ad essere campioni della Formula Uno quelli di quell'equipaggio del Toro rosso sono anche campioni mondiali del pessimo esempio.
Ci viene anche da chiamare in causa la responsabilità del marchio per due motivi. Innanzi tutto per il fatto che lo spiritoso filmato è stato postato proprio su sito www.redbull.it quindi adottato ufficialmente,  poi anche perché  chi ha organizzato e pubblicato la bravata forse non si è reso conto non tanto e non solo del rischio insito nella storica impresa del campione trainato  sugli sci su una strada aperta al traffico dal fuoristrada col famoso marchio, ma soprattutto per il fatto che non si sono resi ben conto della forte potenza imitativa che potrebbe sprigionare questa performance  misto sci/Formula1.
No non ne sentivamo proprio il bisogno in un momento in cui la gente non sa come arrivare al lavoro o come portare i bambini a scuola, o addirittura non si sa come raggiungere persone anziane bloccate da 150 cm di neve in collina.
Volete rimediare amici della Red Bull? Vi suggeriamo un'idea? Voi che siete così prestigiosi e così automobilisticamente prestanti, ma perché quel magnifico fuoristrada che traina un fessacchione con gli sci per le strade di Milano, non lo mandate invece sulle colline romagnole o marchigiane o in Abruzzo  per portare soccorso a quella povera gente che da tre giorni aspetta viveri e medicinali? Le nostre autorità vi saluterebbero con la banda.
Lo sciatore lo potete lasciare a casa. I pataca li abbiamo già,  sono i fuoristrada megaattrezzati che ci mancano!



Forlì 6.2.2012

Giordano Biserni
Presidente ASAPS