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lunedì 30 settembre 2013

OMICIDIO STRADALE? ORA PER UN PO' NON NE PARLEREMO! QUI SIAMO ORMAI AL RISCHIO OMICIDIO DELLA REPUBBLICA!!




Anche se su questo portale, per ovvie ragioni, si parla prevalentemente di sicurezza e di sicurezza stradale in particolare, e spesso, come promotori della raccolta delle firme, parliamo e insistiamo sul tema Omicidio stradale a seguito di quello che vediamo accadere sulle strade, crediamo sia arrivato il momento di sospendere l'argomento e per un po' di non parlarne più.

giovedì 26 settembre 2013

Lettera aperta al signor ministro della Giustizia, al signor ministro dell'Interno, al signor ministro Infrastrutture e Trasporti, ai parlamentari tutti
Questa giovanissima coppia, uccisa per mano (e volante) di un drogato, lascia due bambini di 8 e 5 anni. Fino a quando chi uccide sotto l'effetto di droga o alcol continuerà a rimanere di fatto impunito?
Che fine ha fatto la proposta sull'Omicidio stradale?





Mentre la politica è tutta presa dagli effetti speciali di eventuali processi di 4° o 5° grado o sulla scrittura di  regolamenti per imminenti  primarie, mentre il Governo annaspa alla ricerca di alcuni miliardi solo per galleggiare ancora per qualche mese, mentre la gente soffre ed è umiliata, sulla strada si continua a morire per mano di drogati e ubriachi che continuano ad ergersi come giudici unici capaci di emettere una sentenza di condanna a morte immediatamente eseguita sul posto e inappellabile a carico di innocenti a caso. Questa volta è toccata al giovane carabiniere Gianfranco Cenvinzo di 37 anni e alla sua moglie  Lucia Caldarelli di 36 anni, che lasciano due bambini di otto e cinque anni.

Potremmo però farvi un elenco lunghissimo di genitori o figli che non sono più tornati casa per il comportamento dissennato di ubriachi e drogati al volante.
Voi cosa state facendo? Che fine ha fatto la proposta dell'Omicidio stradale e dell'ergastolo della patente? L'associazione Lorenzo Guarnieri, insieme all'ASAPS e all'associazione Gabriele Borgogni già nel novembre 2012 aveva consegnato al Parlamento oltre 50.000 firme raccolte sul portale www.omicidiostradale.it , firme che intanto sono diventate quasi 72.000
L'opinione pubblica, secondo alcuni sondaggi attivati a suo tempo dai piùimportanti quotidiani nazionali, è favorevole per oltre l'80%.

Non tornate a dirci come disse qualche ex ministro che la normativa esiste già L'art.589 del CP - lo sappiamo anche noi -  prevede condanne che vanno da 3 a 10 anni per i casi di omicidio colposo con violazione delle norme del CdS connesse  allo stato di ebbrezza oltre 1,5 g/l o sotto l'effetto di sostanze stupefacenti. Ma è proprio qui l'inghippo. Con la pena minima di 3 anni i giudici partono quasi sempre da pene base di 4-5 anni che, con riti abbreviati e patteggiamenti, fanno scaturire condanne che scivolano quasi sempre sotto i 3 anni.
Non è così? Bene allora fateci l'elenco dei condannati a pene superiori a seguito di omicidi commessi con abuso di alcol e droga e soprattutto fateci l'elenco di chi è andato o è in carcere a scontare la pena, pochissimi rispetto alla moltitudine di conducenti che hanno ucciso in quelle condizioni.
No, il Parlamento mantenendo questa legge, di fatto  considera ancora gli omicidi della strada come reati nani e se ne deve assumere la responsabilità.
Quando i nostri parlamentari troveranno il tempo di esaminare con puntualità la proposta dell'Omicidio stradale? Quanti lenzuoli bianchi dovranno ancora essere stesi sulle strade?
Noi - ci dovete scusare - insistiamo e non ci rassegniamo. Attendiamo risposte appena la politica, finite le sue cose più importanti, troverà tempo.

Giordano Biserni
Presidente ASAPS

Duplice omicidio GRA: I controlli antidroga sulle strade italiane sono pochissimi. Solo alcune decine di migliaia quelli della Stradale nel 2012, con 1.443 positivi denunciati

Mentre siamo riusciti a creare lo spauracchio antialcol con l’etilometro, non altrettanto siamo riusciti a fare con gli stupefacenti. Non esiste un “drogometro” immediatamente  probante e capace di eliminare dalla strada il conducente positivo al test. Trafila lunga

Un incidente sul GRA (foto dalla rete)
Dopo il tragico incidente del GRA di Roma con due giovani vittime e un conducente sotto l’effetto di stupefacenti, l’ASAPS vuole rappresentare che i reati commessi alla guida non vengono sostanzialmente sanzionati, sia perché gli sconti di pena, le attenuanti, le prescrizioni rendono le pene inique, sia perché registriamo una fortissima “insensibilità” sulla violenza stradale, quando questa non sia connotata di una pluri-mortalità o da dinamiche capaci di fare sensazione.

domenica 8 settembre 2013

Polizia e Malapolizia, suicida dopo “interrogatorio”: cinque poliziotti alla sbarra


La vicenda a Crema, vede gli agenti sotto processo per sequestro di persona
Il clima si fa rovente attorno agli sbirri, frustrati e abbandonati

foto Emanuele Scarpa
(ASAPS) Malavita: un tempo c’era solo questa. Si parlava di malavita, di un’esistenza moralmente deprecabile, dedita perlopiù al malaffare e che nel gergo moderno, o forse sarebbe più corretto dire nel gergo di un recente passato, indicava una specifica categoria di persone. Nessuno avrebbe mai immaginato, anche solo dieci o quindici anni fa, che al sostantivo mala se ne sarebbero poi accoppiati altri: malasanità, malapolitica, malapolizia. Si, avete letto bene: malapolizia.

domenica 1 settembre 2013

Bergamo, scontro in A4 Si mette di traverso con il Tir per salvare bimba ferita:

Nota ASAPS: Ecco a un camionista come questo se non una medaglia, almeno il rinnovo della CQC (Carta di qualificazione del conducente) in automatico, gratis e senza corso!<br>I genitori della bimba sono gravi, anche la bimba, ma sembra che si salvi. Speriamo!

 Camionista eroe: ecco l'auto, una Ford Galaxy, dalla quale una bambina di otto anni è stata sbalzata fuori, volando contro la barriera new-jersey centrale fra Dalmine e Bergamo (Ansa)


La piccola era rimasta incastrata nell'auto. Rianimata da volontari fuori. La prontezza di riflessi del camionista gli ha permesso di usare il suo autoarticolato per impedire che altre auto piombassero su quella ferma dopo aver urtato il new jersey. In un caso analogo erano morte due ragazze