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lunedì 23 giugno 2014

E ORA POLITICI RISPONDETE SULL'OMICIDIO STRADALE!

Nel 2013 sono stati 52 i bambini morti sulle strade (uno a settimana) in 832 incidenti gravi di cui 41 incidenti da pirateria. Nel 2014 sono 20 i bambini morti in oltre 380 incidenti (24 i casi di pirateria). Nei primi 5 mesi del 2014 le piraterie totali sono state 383 con 47 morti e 473 feriti. 29 hanno coinvolto i bambini con 2 morti e 32 feriti

 Foto di Massimo Argnani da ravennatoday.it

Mentre le commissioni parlamentari stanno ancora esaminando in via preliminare le varie proposte sull'Omicidio stradale con posizioni spesso contrastanti e di stallo decisorio, sulle strade si continua a morire in modo assurdo e spesso tocca anche ai bambini. Per questo auspichiamo che il Governo acceleri con una sua iniziativa su questo problema che emerge e si "immerge" con modalità che sollevano dubbi di annegamento della proposta.
Se servono dei numeri per capire meglio di cosa stiamo parlando forniamo  quelli copiosi dell'Osservatorio il Centauro - ASAPS.
La tragedia del bimbo di 3 anni ucciso da un pirata a Ravenna, (la terza vittima fra i bambini in meno di due mesi nel ravennate dopo la piccola Martina, 10 anni,   travolta a Faenza a fine aprile, poi Alessio 12 anni  travolto a Ravenna il 22 maggio e ora il piccolino di 3 anni travolto da un'auto pirata domenica 22 giugno), ripropone la drammaticità degli incidenti che coinvolgono bambini. Sono state 52 le piccole vittime da 0 a 13 anni morte sulle strade nel 2013 come dire una alla settimana. Sono stati 832 gli incidenti significativi di cui 41 con protagonisti pirati della strada.  Nel 2014 ad oggi le piccolissime vittime sono 20 in 380 incidenti (24 i casi di pirateria).
La pirateria stradale in generale continua poi a far segnare numeri sempre drammatici. I carburanti di questo fenomeno sono sempre l’alcol, la droga e ora le anche le “scoperture” assicurative.
Nei primi 5 mesi del 2014, secondo l'Osservatorio il Centauro - ASAPS  le piraterie totali sono state 383 con 47 morti e 473 feriti. 29 incidenti con omissione di soccorso hanno coinvolto i bambini con 2 morti e 32 feriti. Il 60% dei pirati viene poi preso. Ci auguriamo che anche l’omicida del bimbo di  Ravenna sia consegnato presto alla giustizia. Anzi lo invitiamo a costituirsi entro le 24 ore dall’evento, eviterebbe l’arresto.
L'omicidio della strada per mano di conducenti ubriachi o drogati, oggi continua ad essere punito con pene assolutamente lievi e quasi mai scontate, equiparabili a quelle di un furto con destrezza.
La proposta delle associazioni Lorenzo Guarnieri, Gabriele Borgogni e ASAPS attende risposte concrete. La nostra attenzione sull'Omicidio stradale rimane vigile e puntuale, con un monitoraggio pressoché giornaliero della situazione.
Non ci stancheremo e rimarremo severi guardiani di una situazione che non risponde più ai canoni minimi di giustizia sulla quale la gran parte della gente si interroga e non comprende questo stallo che dura da 3 anni, dopo che abbiamo raccolto 76.000 firme.
Forlì, lì 23 giugno 2014
Giordano Biserni
Presidente ASAPS



>Bimbo di tre anni travolto e ucciso da un'auto pirata: omicida in fuga su una Mercedes
Il terribile incidente stradale si è consumato nella prima serata di domenica, poco prima delle 21, a Ponte Nuovo in via Romea Sud, all'altezza dell'incrocio con via Iesi



>Osservatorio ASAPS  Pirateria 2008 - 2013
In sei anni registrati 4.168 eventi con 653 morti e 4.943 feriti
In 716 episodi,  con 172 morti, i  pirati erano  ubriachi o drogati pari al 26,4% del totale (dato ampiamente sottostimato)
Identificati il 65% dei pirati. Un pirata su 4 è straniero




>Nel 2013 sulle strade  ha perso  la vita un bambino ogni settimana
Se il conteggio  si allarga alle scuole superiori siamo a 5 ragazzi morti ogni sette giorni
Secondo l’Osservatorio il Centauro – ASAPS hanno perso la vita 52 bambini da 0 a 13 anni (32 maschi e 20 femmine). 29 bambini erano trasportati (55,7%), 4 i ciclisti e 18 erano a piedi 1 in ciclomotore. Fino a 5 anni la fascia più a rischio con 27 vittime. 235 i giovani morti nella fascia d’età che arriva alle scuole superiori, fino a 19 anni


 


 

3 commenti:

  1. È passato circa un mese, da quando in una mattina di fine maggio sono intervenuto unitamente ad un equipe di soccorso avanzato, sul tragico incidente che ha visto morire un bimbo di 12 anni di nome Alessio.
    Ieri sera, smontato dal turno mi Son avviato verso casa, lasciando le consegne al collega , stringendoci la mano e sperando entrambi che non succedesse nulla di grave.
    Dopo mezz'ora dalla fine del turno, mi chiama un amico col quale condivido l'esperienza in Asaps, per dirmi che un'auto pirata aveva travolto un bimbo di 3 anni e lo ha ridotto in fin di vita.
    Questo vigliacco lo ha trascinato, secondo le notizia sui giornali, per circa ottanta metri. Dico 80 metri con un corpicino di tre anni sull auto e questo essere non solo non si ferma, ma si dilegua con il favore della via di grande comunicazione li a poche centinaia di metri.
    Allora vi dico cari politici state molto in alto e che dovete legiferare, avete oltre 70mila firme di italiani che vi chiedono l'omicidio stradale , dico 70mila, non mille o due mila , cosa pensate di fare con quelle firme? Parlate di semplificare la pubblica amministrazione, di render tutto più snello e non riuscite a far una Legge che renda reato chi uccide per strada con un veicolo?
    Mi sa che qui qualcosa non vada, ma non perché lo dice solo l'anonimo Stefano che guida l ambulanza, ma semplicemente per rispetto di chi è venuto a mancare sulla strada per colpa di pirati, ubriachi ecc ecc... E per rispetto della famiglia Guarnieri, che da anni si batte per avere una Legge, che non solo non permetterà di riavere il loro caro figliolo Lorenzo, ma nemmeno consentirà se introdotta , di essere retroattiva. Si chiama "omicidio stradale", dovete far in modo che questo reato faccia parte al più presto della nostra realtà , in modo che questi omicidi trascorrano anni in gattabuia, perché fino ad ora nessuno di loro ha visto il sole a scacchi. Sarebbe una piccola vittoria in una società civile, perché per ora intervenire in un contesto del genere rimane solo un amara sconfitta

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  2. Gentile Biserni, sono un assiduo viaggiatore per lavoro e apprezzo il vostro impegno per il miglioramento della sicurezza sulle strade. Però continuo a non capire perchè anche voi persone illuminate continuiate a battere sulla richiesta di nuove leggi e reati. Va bene punire chi commette certi nefandezze ma io pernso si debba richiedere con forza ai politici amministrazione e polizia carabinieri il costante controllo e il rigoroso rispetto delle regole esistenti. Dopo che l'incidente è accaduto niente potrà restituire la vita o la salute alle vittime. Non mi importa sapere che il delinquente che mi ha ucciso un parente è in galera per 1 o venti anni. Se lei viaggia per le nostre strade vede che le regole vengono continuamente violate nell'indifferenza a volte anche della polizia. Stranieri residenti in Italia da anni conservano targa straniera perchè IN ITALIA c'è impunità. Scooter che hanno licenza di violare ogni regola, limiti di velocità in città mai rispettati da nessuno. Aggressività e non rispetto delle strisce pedonali etc. Conta molto di più la paura dell'Autovelox o Tutor o una pattuglia che ti sanziona sul posto di mille proclami e ulteriori leggi e inasprimenti.

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    1. Mi dispiace signor Franco, ma noi siamo di altro parere. Le sanzioni servono eccome: una persona che uccide sulla strada deve sapere perfettamente, quando pone in essere una condotta così trasgressiva da essere prevedibilmente pericolosa, che incorrerà in una sanzione proporzionata al reato commesso e che scontarla è un fatto certo. Vede signor Franco, io non sarei così convinto che a un parente di una vittima della strada morta per mano di un reato cosciente come quello di mettersi al volante in stato di ubriachezza, non importi, come nel suo caso, che l'uccisore sia tranquillamente in giro. Un comportamento trasgressivo deve essere sanzionato: l'impunità di cui Lei parla è proprio una vacatio legis. La ringraziamo comunque del Suo parere.

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